Prendiamo per mano un sorriso

Opera terza classificata.

Ho scoperto che l'arte, in particolar modo cucire, tra le tante medicine assunte per la mia malattia, era la più potente, quella che riusciva e riesce ancora oggi a rimarginare qualsiasi dolore. Da fashion design ho ritenuto idoneo inserire nell'opera candidata una delle materie prime in comune tra sartoria e chirurgia: filo e ago, quindi andare a ricucire con gli stessi attrezzi usati in chirurgia come nella sartoria. 

Penso che tutti abbiano il diritto al sorriso, riflettersi in uno specchio e riconoscersi adeguati esteticamente e a livello di salute, ma spesso per questo non basta la forza di volontà, spesso abbiamo bisogno di una mano di un amico, un parente un medico o un totale sconosciuto che ci ascolta e ci può aiutare a supureare o guardare in maniera lucida e oggettiva l'ostacolo da superare.

Penso che TUTTI abbiano il diritto di far rimarginare una ferita.

Ho molte cicatrici nel mio corpo e come direbbe una celebre artista:" le cicacitri sono segni indelebili delle proprie vittorie" (Gina Pane) e sono molto fiera di poterle mostrare poiché sono la mia rinascita a livello medico. 

La mia primissima ispirazione per l'opera rappresentata é stata Maria Lai con “tenendo per mano il sole", celebre artista che mi ha accompagnato nel mio percorso e alla quale sono molto affezionata poiché ha fatto del cucito e delle parole opere d'arte incomparabili, inoltre ho ritenuto giusto inserire qualcosa di "mio" e che facesse parte del mio bagaglio, facendo fuoriuscire dalla tela i "capelli di cotone" questo perché l'ostacolo più grande per me é stata ecco appunto la perdita quasi completa dei capelli e la mia più grande soddisfazione quando li ho visti ricrescere.